A settanta anni dalla Assemblea Costituente
1 / L’ultima lotta
Il Costituente Umberto Nobile
nella Commissione per la Costituzione
Gli anniversari sono sempre un
problema. Ricordando i fatti accaduti in tempi più o meno lontani c’è il
rischio, quasi paradossale, di dissociarli dal loro significato, mettendo così
da parte la memoria, a cui vengono preferite più comode e semplici
commemorazioni retoriche e forse anche festaiole. Ma nel ricordo c’è anche il
pericolo di lasciarsi guidare dalla superficialità e dal “già detto”, a scapito
della propria ed altrui conoscenza.
Premesse, queste, necessarie per
dare senso ad ogni evento o per accostarsi a personaggi ormai lontani da noi.
Ciò vale anche per una
personalità poliedrica e complessa come Umberto Nobile. Di lui si conoscono
tante cose: “inventore, esploratore, nauta”, ma la sua storia personale
registra anche la partecipazione all’Assemblea Costituente. Tema trattato di
sfuggita, a cui finora non è stato dedicato, per quanto ne sappia, uno studio
appropriato.
Lo scopo di questo saggio è far
conoscere le fasi iniziali del Nobile costituente, il Deputato che partecipa
nella Commissione per la Costituzione alla stesura del progetto di Costituzione
da cui poi deriverà l’attuale testo costituzionale. Per tale motivo ho
tralasciato l’impegno costituente vero e proprio che, iniziato nel marzo 1947,
continuerà fino all’approvazione del testo fondamentale e su cui mi riprometto
di tornare in seguito, se mai ne avrò la possibilità.
Consegno questo saggio - nato per
pura curiosità intellettuale - senza alcuna pretesa né di completezza, né di
competenza, con la speranza che esso possa suscitare nella comunità degli
studiosi quel desiderio e interesse capaci di promuovere un dibattito sul
Nobile dell’impegno civico.
Lo studio, condotto sui resoconti
sommari della Commissione per la Costituzione, che formano l’unica fonte
principale per l’argomento in questione, mi ha convinto che l’esperienza
politica di Nobile non è un episodio marginale della sua vita, ma la logica e
necessaria conseguenza della sua esperienza fondamentale, quella a cavallo
degli anni 1920 – 1940.
Il Lettore si accorgerà poi che
spesso nelle note ho tentato di approfondire quanto ho scritto nel testo in
modi più sobri e sintetici come anche si renderà conto che volutamente, non ho
voluto intrattenermi sulle cronache dei giornali dell’epoca, optando per il
tentativo di ridare voce al Nobile quale risulta negli Atti parlamentari.
Un’ultima annotazione,
fondamentale. Chi scrive aveva un anno e mezzo quando Nobile moriva e la sua
cittadina natale, tramite l’allora Amministrazione Colucci, promuoveva una
giornata di studi in ricordo del grande Generale. Sfogliando le pagine di
quelle relazioni, ho riletto gli interventi di Ottavio Colucci e Gerardo
Bianco. Essi auspicavano in un giorno non lontano che qualche giovane di Lauro
riscoprisse il Nobile costituente.
Senza alcuna presunzione, giovane
tra i giovani di Lauro, spero di aver esaudito, sia pure con superficialità,
l’auspicio di trent’anni fa. Ed è ai giovani di Lauro che dedico questo lavoro,
convinto che prenderanno sul serio, meglio di me, l’impegno chiesto in quelle
giornate commemorative del 1978.
(continua)
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