La Porta di Fellino, conosciuta anche come “Arco di Fellino” è una
elegante e solida architettura del XVIII secolo con successivi interventi succedutisi
nel XIX e XX secolo. Sia sulla fronte esterna che interna si
presenta con un arco a sesto al di sopra del quale due iscrizioni in lingua
latina, scritte nel 1988 da Antonio Corcione, riassumono le vicende storiche
del documento. La costruzione continua poi con il piano superiore
caratterizzato dalla presenza su entrambe le fronti del quadrante per le ore
coronato da una semi lunetta al cui centro ricorre un emblema araldico. La
parte sommitale reca infine il traliccio sorreggente le campane batti ore, una
banderuola con la data 1928 e la croce.
L’epoca di costruzione della
Porta è ignota. Casimiro Bonavita nella sua “Raccolta di notizie” del 1837
afferma che nel 1789 la Porta subì un primo intervento di abbellimento con la
sovrapposizione, su di essa, di un “orologio alla italiana e ad ore”. I lavori
di abbellimento continuarono agli inizi del XIX secolo con i finanziamenti del
sacerdote Francesco Pandola, morto nel 1806 e membro di una delle famiglie più
emergenti dell’allora Università di Fellino.
Testimonianze archivistiche
informano della presenza nei pressi della Porta di una Taverna sulla cui
facciata era murata una lapide che riportava la tariffa da pagarsi da chiunque
introducesse in Lauro merci e bestiame. La lapide, datata 3 marzo 1743, emerse
all’indomani dei restauri successivi al
sisma 1980 che interessarono la Porta e la sua area adiacente.
Bibliografia essenziale
Bonavita Casimiro, Borro : raccolta di varie notizie attinenti
al Comune e all'intiero Circondario di Lauro, a cura di Anna Bonavita,
Associazione culturale Pro Lauro, Lauro 2018 (Domicella : Centro Stampa
Ferrara)
Moschiano Pasquale, Pietra per pietra : Lauro tra storia e
monumenti, Pro Lauro, Lauro 2009.
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